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Potenza, 18 dicembre 2016


I nuovi Lea estesi alla assistenza podologica: la Camera raccomanda ‘alternative alle gare’

Parere favorevole delle commissioni Affari Sociali e Sanità di camera e Senato sui nuovi LEA: Camera e Senato chiedono ufficialmente al governo di inserire nei Lea l'assistenza podologica, ma anche che sia assicurata “una maggiore adeguatezza delle prestazioni erogabili in regime di assistenza specialistica, con particolare riferimento agli ambiti dell’ematologia, della reumatologia, della diabetologia e della ipertensione arteriosa”.

«Un successo, che conforta le nostre aspettative», così Gianni Lamenza, presidente di Diabete Italia definisce i due Pareri che le Commissioni di Camera e Senato hanno inviato al Governo in relazione allo schema di Decreto sui Lea, «ottenuto grazie all'opera di rappresentanza e di sensibilizzazione svolta da noi, da AMD e SID ».

I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni che tutte le Regioni e ASL devono garantire gratuitamente. Sono lo strumento principale che il Governo ha per ridurre la disomogeneità nell'assistenza ai pazienti.

Esaminato lo schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri per il prossimo aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), previsto per febbraio 2017, la Commissione Sanità del Senato, relatrice Nerina Dirindin, ha espresso parere favorevole ponendo però 4 condizioni. La quarta recita: 

4) è necessario che sia espressamente contemplata, nell'ambito dello schema (dei LEA ndr), l'assistenza podologica ai pazienti diabetici.

«Attualmente l'assistenza podologica e la fornitura di ortesi a persone con 'piede diabetico' con vari gradi di rischio di ulcerazione è prevista molto di rado e non è quasi mai gratuita. Solo quando si è già formata l'ulcera la persona con diabete ha diritto, e non in tutte le regioni, a una assistenza gratuita. Si tratta di una gravissima lacuna che Diabete Italia ha recentemente messo al centro della sua azione di informazione e pressione nei confronti del Governo del Parlamento e delle Regioni, anche per l’inserimento nel nomenclatore (che accompagna i LEA) delle scarpe di serie, meno care e spesso più performanti delle ortesi “su misura”», ha detto Antimo Aiello, tesoriere di Diabete Italia e già coordinatore  del Gruppo di studio AMD SID sul Piede diabetico. Dalle osservazioni fatte in Commissione Sanità del Senato sembrerebbe inoltre  riconosciuta l’attività prescrittiva delle ortesi da parte dei diabetologi, così come richiesto da AMD nella audizione alla Camera.

La relatrice Elena Carnevali della XII Commissione (Affari sociali) della Camera ha espresso parere favorevole ponendo 8 condizioni; di queste due ci interessano:

  • all’articolo 4, comma 2, lettera d), sia previsto espressamente il diretto coinvolgimento della persona con disabilità e della sua famiglia nella predisposizione del percorso assistenziale (nel testo  si fa riferimento in particolare alle patologie ad andamento cronico ed evolutivo ndr);

  • nell’ambito dell’assistenza specialistica ambulatoriale di cui all’articolo 15, con riferimento alle prestazioni elencate nel nomenclatore di cui all’allegato 4, per una migliore interpretazione delle tabelle sia premessa la legenda e sia riconsiderato il sistema per branche specialistiche, in quanto si ravvisa il rischio di generare dubbi interpretativi, nel senso che gli operatori potrebbero erroneamente considerare non incluse determinate prestazioni sanitarie ai fini dell’esenzione dalla partecipazione alla spesa per i pazienti.

Ma soprattutto ha fatto alcune raccomandazioni rilevanti per la persona con diabete:

  • all’articolo 4, comma 1, si specifichi che il Servizio sanitario nazionale garantisce le attività e le prestazioni anche attraverso l’uso di tecnologie di monitoraggio da remoto che dimostrino una maggiore aderenza ai piani terapeutici e che non comportino costi aggiuntivi per lo stesso Servizio sanitario nazionale (riconoscimento della telemedicina ndr);

  • all’articolo 4, comma 2, si integri l’elenco delle attività e delle prestazioni ivi previste includendo la certificazione di idoneità alla guida per il rilascio e il rinnovo delle patenti di categoria A-B-C-D Speciali di cui all’articolo 116, comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;

  • nell’ambito dei presidi per persone affette da malattia diabetica o da malattia rara di cui all’allegato 3, richiamato dall’articolo 13 dello schema di decreto, si valuti l’opportunita` di introdurre il dispositivo diagnostico a contatto (i 'sensori' ndr) tra gli apparecchi per la misurazione della glicemia.

Per quanto riguarda l’erogazione dei dispositivi medici monouso, commenta Concetta Suraci, la raccomandazione della onorevoleCarnevali (all’articolo 11, comma 2, si preveda che i dispositivi medici monouso elencati nel nomenclatore di cui all’allegato 2, con particolare riferimento ai dispositivi per soggetti incontinenti, stomizzati e diabetici, debbano essere erogati secondo modalita` quantitativamente sufficienti e qualitativamente rispondenti alle esigenze delle singole e specifiche disabilita`, in base ai piani individuali di assistenza e in conformita` ai codici e agli standard europei, eventualmente anche individuando sistemi di acquisto alternativi alla gara) anche se non fa specifico riferimento all’allegato 3 (relativo ai presidi per le persone con diabete), ci fa ben sperare che “sistemi di acquisto alternativi alla gara” possano essere presi in considerazione anche  per i sistemi di automonitoraggio della glicemia (“le strisce”). D’altra parte anche il Senatore D’Ambrosio Lettieri, nel resoconto per la Commissione Sanità del Senato, sottolinea la necessità di approntare un sistema di prestazioni ad hoc per le persone incontinenti, con catetere, stomizzate, diabetiche ed audiolese, in cui le modalità di acquisizione dei dispositivi medici erogati e consumati sul territorio tramite gara (dispositivi per incontinenza, audioprotesi, cateteri, sacche per stomia, sistemi di automonitoraggio del diabete) siano modificate al fine di garantire le erogazioni a mezzo di tariffe rinegoziate, purché in linea con le esigenze di risparmio e di trasparenza del mercato. Questo riteniamo sia in linea con quanto Diabete Italia ha, anche recentemente, chiesto al Ministero della Salute (Criteri per approvvigionamento strumenti per Autocontrollo - Proposta Diabete Italia).

Infine sempre il Senatore D’ambrosio Lettieri ha segnalato che “nonostante in Italia sia presente un Piano Nazionale per il Diabete molto articolato, che prevede per tutte le persone affette da questa  malattia l’assistenza sin dal momento della diagnosi, anche presso i centri diabetologici, il documento in esame non reca alcun riferimento alle prestazioni specialistiche di diabetologia” e pertanto raccomanda di inserire nel Nomenclatore Tariffario la prestazione di “visita diabetologica” raccogliendo le richieste presentate nelle audizioni da Diabete Italia, AMD e SID.

Diabete Italia con le sue componenti (AMD, SIEDP, SIMG, OSDI, Diabete Forum, ANIAD; AGDI)  prosegue nel suo lavoro di rappresentanza delle istanze delle persone con diabete nelle sedi istituzionali.

Scarica i documenti chiave:

Il documento presentato da Diabete Italia nella sua audizione alla XII Commissione Senato

Il Parere che verrà inviato dalla Camera al Governo

Il Parere inviato dal Senato al Governo

Il Parere del Sen. D’Ambrosio Lettieri

Fonte Diabete Italia



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