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Potenza, 23 luglio 2017


NOTA STAMPA

Quasi a voler fare eco ai dati forniti nei giorni scorsi dall'ISTAT che indicano la Basilicata fra le Regioni a maggior rischio di mortalità a causa del Diabete, come per il resto del Mezzogiorno, si è svolta il 22 luglio c.a., nella Corte del Palazzo Baronale di Scanzano Jonico ( Matera ) un interessante Convegno . Organizzato dall'AVIS e con la partecipazione dell'ALAD Fand Basilicata ( Ass.ne Lucana Assisstenza al Diabete), che ha visto presenti delegazioni di Avisini provenienti da tutto il Circondario, sul rema “ Diabete: viverci e conviverci”; una occasione utile anche per poter sottoporre i presenti alla misurazione glicemica, grazie alla disponibilità gratuita dei presidi forniti dall'Azienda Farmaceutica Roche Diagnostic.

Al Convegno, magistralmente condotto dal Seg.rio della Sezione avisina di Scanzano Silvio Cecere,,hanno portato i saluti , oltre al Sindaco della cittadina jonica Ripoli, che ha insistito sulla necessità di fare degli stili di vita una questione di carattere culturale, anche i tanti Presidenti delle Avis Comunali presenti, tra cui il Vice Presidente Reg.le Avis e il già Presidente Reg.le Avis ed attuale Presidente dell'Assemblea Regionale delle Associazioni di Volontariato Rocco De Asmundis che, richiamando il Protocollo , sottoscritto fra Avis ed ALAD, ha insistito sull'importanza delle azioni sinergiche fra Associazioni, proprio per unire gli sforzi, specie in direzione dell'importanza che va assegnata alla pratica di corretti stili di vita, evidenziando le esperienze fin qui svolte di concerto, come quelle fatte presso gli Istituti Scolastici Comprensivi di Albano di Lucania e di Laurenzana.

Ha fatto seguito il confronto fra i relatori e , nello specifico del Dr. Pierino Quinto – Direttore Generale ASM che, ringraziando l'azione insostituibile del Volontariato, specie nel campo della Salute, ha insistito sull'importanza che andrebbe diversamente assegnata alla Prevenzione, specie per quanto attiene le malattie croniche , quale il Diabete, sia per i danni che provoca alla Persona che ne viene colpita, ma anche per i costi diretti e indiretti che sottende; costi che se non impegnati nella cura potrebbero essere indirizzati alla Prevenzione.

Ha , quindi, incalzato il Presidente dell'ALAD Fand dr. Antonio Papaleo, richiamando quanto l'Associazione fa facendo sia per l'insistenza che pone nel richiedere uno screening generalizzato, specie per poter conoscere la reale quantificazione del fenomeno, divenuto una vera e propria epidemia; ma anche quanto viene realizzato in regione,grazie al pressing dell'Associazione, come nel caso della tecnologia avanzata per la misurazione continua della glicemia per le Persone insulino dipendenti, al fine di rendere loro la vita meno gravosa, oltre che per poter abbattere la stessa spesa sanitaria; questione quest'ultima troppo spesso unico obiettivo cui le Istituzioni tendono,ma che potrebbe essere agevolmente affrontata se solo si riuscisse a rendere praticabile, in modo più attento e diffuso la cosi detta Educazione Terapeutica, possibile attraverso l'implementazione del Piano Nazionale Diabete ( recepito da tempo dalla Regione, la prima in Italia ), l'applicazione della Legge Regionale 9/2010, lasciata completamente inattiva , ma che impone una diversa articolazione dell'assistenza e cura sul territorio, allertando e inserendo nei Centri di Diabetologia i Team dedicati.

Le conclusioni sono state del Diabetologo Dr. Pasquale Belliti Dirigente del Centro di Diabetologia dell'Ospedale Tinchi – Pisticci dell'ASM che ha richiamato quanto in regione è stato fatto per poter avere i cosi detti Diabetici Esperti, attraverso un Progetto mirato , tenutosi l'anno scorso ,di concerto con l'alta Scuola di Pisa e con la collaborazione dell'Azienda Sanitaria di Bolzano; importanza che mirava e mira a rendere la Persona con Diabete consapevole dei rischi cui va incontro se e qualora non riesce a gestire in modo corretto la propria condizione , andando ad incappare nelle complicanze che sono la vera bestia nera del diabete, in quanto portano ad una condizione di vita assolutamente precaria , con costi diretti ed indiretti di notevolissima entità. Ha proposto, inoltre, che per poter ottenere risultati di una qualche significatività in termine di corretti stili di vita, bisognerà insistere, tutti insieme, Istituzioni Sanitarie e Scolastiche, Associazioni di Volontariato, Società Scientifiche per un impegno corale , a partire dalla Scuola Primaria, ben sapendo che già oggi il 40% dei ragazzi sono obesi o in sovrappeso e che tale condizione è di fatto l'anticamera del Diabete; infatti, si sta assistendo ad una recrudescenza del fenomeno, non semplicemente perchè si allunga la vita delle persone anziane, ma anche perchè molti diventano diabetici in età alquanto giovane; per questo bisognerà tornare ad investire nella cultura dell'attività fisica e della corretta alimentazione, quale la Dieta Mediterranea.

Il Presidente ALAD FAND Basilicata
Dr. Antonio Papaleo



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