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Potenza, 07 ottobre 2017


NOTA STAMPA DI ANTONIO PAPALEO Presidente ALAD-FAND Basilicata

L'ALAD- Fand Basilicata , raccogliendo l'invito, pubblicamente avanzato dalla IV Commissione del Consiglio Regionale di Basilicata, rivolto alle Componenti della Società Civile Lucana , finalizzato ad avere contributi in ordine al Piano Regionale Sanitario 2018-2020, essendo lo stesso una sorta di " progetto cornice " e , quindi, da riempire di contenuti, ha chiesto ed ottenuto di essere audito il 5 ottobre u.s., partecipando all'incontro con una folta delegazione di rappresentanti delle Associazioni Diabetiche , impegnate sul territorio regionale, guidata dal Consigliere Nazionale FAND Antonio Papaleo; della delegazione ha fatto parte anche il Diabetologo di Matera Dr. Roberto Morea, anche quale Presidente Reg.le dell'AMD ( Ass. Medici Diabetologi ).

Un incontro svoltosi all'insegna della massima collaborazione con il Massimo Ente Territoriale, come ha avuto modo di affermare il Presidente della Commissione Dr. Luigi Bradascio, al fine di corrispondere sempre meglio alle problematiche di Prevenzione, Assistenza e Cura delle malattie e , perciò stesso, alla sempre crescente richiesta di salute della popolazione, avendo accortezza di realizzare l'assunto " Meno Ospedale, Più Territorio ", assicurando così al paziente una efficace risposta di sanità laddove risiede, senza costringerlo ad inutili e costosi spostamenti, specie per le difficoltà orografiche del territorio, oltre che per l'età avanzata della più parte della popolazione assistita che, spesso, si traduce in " Migrazione sanitaria extra regionale ".

Tanto è ancora più necessario ed urgente per l'insieme delle malattie croniche che in Basilicata, come dice lo stesso Piano , ha indici fra i più elevati rispetto all'intero Paese; fra queste il Diabete, malattia epidemica, ha percentuali di assoluta preoccupazione, sebbene il Piano l'ingloba nell'insieme delle cronicità, in quanto non si è ancora provveduto a scrinare la popolazione, nonostante il pressing che l'Associazione ALAD da tempo va facendo; ciò nondimeno , i diabetici conclamati assommano a circa l'8% della popolazione residente ( la più alta d'Italia, come ci ricorda l'ISTAT ) , oltre i così detti " silenti " , quelli che non sanno di esserne affetti e lo scoprono solo quanto scoppiano le complicanze , alquanto terrificanti ( ictus, infarto, cecità, dialisi, amputazioni arti inferiori) ; da qui, la necessità di provvedere a campagne di screening, oltre che svolgere attività di Prevenzione , specie fra la popolazione in età evolutiva, la più esposta stante l'altro fenomeno in costante ascesa, in quanto un ragazzo su tre risulta essere obeso o in sovrappeso ( la vera anticamera del diabete ), per la qualcosa occorrerebbe promuovere " corretti stili di vita " , a partire dalla scuola primaria.

L'Audizione, pertanto , ha consentito di chiedere che il Piano Sanitario in approvazione possa fare proprio l'impegno ad implementare il Piano Nazionale sulla Malattia Diabetica , fatto proprio dalla Conferenza Stato-Regioni e prontamente recepito dalla Regione Basilicata, in uno con l'applicazione puntuale della Legge Regionale 9/ 2010 , ad oggi quasi completamente trascurata.

Legge 9/2010 che , di fatto, ricalcando la Legge Nazionale 115 /87 , prevede la realizzazione della Rete Integrata Ospedale- Territorio, andando ad esplicitare quanto pure il Piano Sanitario prevede in ordine alle Strutture Complesse non Ospedaliere, ma avendo accortezza a definire i Centri Diabetologici di 1°, 2° e 3° Livello, provvedendo, altresì , ad individuare alcuni di questi in modo da indirizzarli al Diabete in età evolutiva, alla cura del piede diabetico ed al diabete gestazionale.

Legge Reg.le 9/2010 , inoltre, che insiste sulla necessità della prevenzione e la diagnosi precoce della malattia diabetica; della prevenzione e della cura delle complicanze; dell'integrazione della persona con diabete a scuola, sul lavoro e nello sport; della realizzazione dei Team dedicati presso i centri diabetologici; della diffusione e concreta effettuazione dell'Educazione Terapeutica ( un diabetico consapevole e capace di autogestirsi è esso stesso veicolo di risparmio della spesa sanitaria e sociale, in quanto non induce o rallenta l'insorgenza delle complicanze); di una legislazione ad hoc per individuare i così detti " Diabetici Guida” da affiancare al Team diabetologico; una effettiva Integrazione Medico di Medicina Generale- Diabetologo-Paziente Diabetico , assegnando al Medico di Medicina Generale il compito della Medicina di Iniziativa, anche in quanto Medico di Famiglia; realizzare il Registro Regionale dei Diabetici; provvedere ad una seria e capillare informatizzazione del sistema di cura e di controllo, anche mediante la cartella clinica informatizzata; prevedere una formazione continua del Personale dedicato, individuando l'infermiere indirizzato alla malattia diabetica; ripristinare l'Osservatorio della malattia diabetica, peraltro allertato e successivamente reso inattivo; fino a rendere sempre più efficace e sistematica l'attività della speciale Commissione Regionale sul Diabete, andando a riconsiderare le rappresentanze poco o completamente assenti alle riunioni.

Il Presidente ALAD- Fand Basilicata
(Antonio Papaleo)



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