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Potenza, 22 marzo 2012


Comunicato Stampa

Dopo la Risoluzione delle Nazioni Unite avvenuta il 21 dicembre 2006 ritenuta una pietra miliare per il mondo del diabete, poiché riconosce che l’epidemia di diabete è una minaccia per tutto il mondo, anche l’Europa si è mossa.Infatti, di fronte al dilagare della patologia, le proiezioni ci dicono che nel 2030 ci saranno all’incirca 430 milioni di persone affette da diabete, il Parlamento Europeo, in questi giorni, ha approvato all’unanimità una nuova Risoluzione per “affrontare l’epidemia”.

Con la Risoluzione viene chiesto agli Stati Membri dell’Unione Europea di sviluppare, attuare e sostenere Piani nazionali sul diabete, finalizzati alla promozione della salute, prevenzione, diagnosi e trattamento precoce del diabete derivante da Medicina Basata sulle prove di evidenza.

Oggi la patologia diabetica tocca 23 milioni di cittadini dell’Unione Europea, ai quali si aggiungono 32 milioni di persone che, pur non avendo il diabete, hanno alterazioni della glicemia sufficienti per determinare un rischio cardiovascolare. Lo stesso Parlamento Europeo, citando stime della International Diabetes Federation, ricorda alla Commissione Europea e ai Governi dei Paesi Membri che nel 2030 un europeo su sei potrebbe avere il diabete o un’alterazione della glicemia. Il Parlamento Europeo invita formalmente la Commissione Europea e i Paesi Membri a moltiplicare e coordinare gli sforzi nella prevenzione, educazione alimentare e promozione dell’esercizio fisico.

Considerando che è sempre più diffusa la consapevolezza che la riduzione dei fattori di rischi noti, in particolare per quanto concerne gli stili di vita, rappresenta una strategia preventiva fondamentale atta a ridurre l’incidenza, la prevalenza e le complicazioni del diabete sia di tipo 1 che di tipo 2, l’ALAD-FAND, l’Associazione Lucana Assistenza Diabetici con il suo Presidente Antonio Papaleo,, ha fatto propri i principi recepiti dal Parlamento Europeo a proposito di prevenzione, educazione alimentare e promozione dell’esercizio fisico, tanto è vero che a breve presenterà ai propri i scritti e non un progetto che tiene conto dei principi su enunciati, promuovendo incontri, screening, dibattiti sulla patologia diabetica coinvolgendo le popolazioni di alcuni territori della nostra Regione e ai diversi attori della società civile, in primis le persone che quotidianamente convivono con questa patologia. A tal uopo vorrei terminare questo comunicato stampa con la seguente citazione:

“Il diabete è una condizione non grave ma seria, ricca di implicazioni, che richiede informazione e spirito di iniziativa, di autogestionalità e, soprattutto, una bella quantità di amor proprio e spinta motivazionale ad avere cura di se stessi”.

A questi incontri sarebbe auspicabile anche la partecipazione,oltre che del Medico Diabetologo, anche dei MMG , dei PLS, dei Dietisti e dello Psicologo.

Gianfranco Palese

Responsabile Sez. Giovani dell’ALAD-FAND


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