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Potenza, 07 novembre 2013


Bimbi diabetici a scuola - È italiano il primo documento di accoglienza in Ue

Indicazioni ad hoc per garantire le necessarie attenzioni a scuola a questi piccoli con bisogni speciali e sostenere famiglia e scuola nella gestione quotidiana

E' italiano il primo documento per l'accoglienza a scuola dei bambini diabetici. Indicazioni ad hoc per garantire le necessarie attenzioni a scuola a questi piccoli con bisogni speciali e sostenere famiglia e scuola nella gestione quotidiana, di cui l'Italia è la prima a dotarsi all'interno della Ue. Lo hanno spiegato gli stessi autori del documento, nato dalla collaborazione tra il Coordinamento tra associazioni italiane di aiuto a bambini e giovani con diabete (AgedItalia) e i ministeri della Salute e dell'Istruzione, alla presentazione ufficiale oggi a Roma, al Senato.


Uno strumento, hanno sottolineato gli esperti, 'pratico' - perché offre un modello concreto di intervento a garanzia dei diritti dei bimbi diabetici e delle loro famiglie - ma anche 'culturale': rispondendo a specifiche richieste delle famiglie, permette una diffusione dell'informazione sul diabete e spinge ad un collaborazione tra tutti gli attori coinvolti: famiglie, operatori scolastici, istituzioni. E non si tratta solo della somministrazione dei farmaci. Nel "Documento strategico di intervento integrato per l’inserimento del bambino, adolescente e giovane con diabete in contesti scolastici, educativi, formativi" sono infatti considerati tutti i momenti della vita scolastica del bambino: le interrogazioni, i viaggi e i campi scuola, i percorsi 'semplificati' per la famiglia.

Le strategie presentate - hanno spiegato gli esperti - sono il risultato finale del lavoro di riflessione e di confronto fra associazione di volontariato, ministeri (Salute e Istruzione), referenti regionali, referenti della scuola, della diabetologia pediatrica, della pediatria di libera scelta. Con l'obiettivo di definire un piano condiviso di accoglienza in modo da garantire le migliori condizioni il più vicino possibile alla 'normalità' e una permanenza, in ambito scolastico, in condizione di sicurezza.

"Abbiamo messo a punto un documento, di 'programmazione' - ha detto Paola Pisanti, presidente della Commissione nazionale diabete del ministero della Salute - e credo potrà essere un valido strumento per promuovere l'attivazione a cascata di interventi ben fatti e, soprattutto, coordinati e integrati tra i diversi attori".

Il documento, inoltre, una volta condiviso e reso pubblico, "potrà diventare parte integrante di un provvedimento normativo che regolamenti l'intero settore della somministrazione dei farmaci a scuola nelle malattie croniche (diabete, asma, epilessia) che sarà redatto a cura del 'Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei farmaci a scuola', istituito presso il Miur, a cui partecipa il ministero della Salute con i rappresentanti delle direzioni generali della Prevenzione e della programmazione sanitaria", ha aggiunto Pisanti.

"Educazione e salute - ha detto Speranzina Ferraro, coordinatrice del Comitato paritetico nazionale per la somministrazione dei farmaci - hanno interessi comuni e garantiscono insieme il diritto alla tutela della persona, specie se minore. Il documento presentato oggi sviluppa e propone un 'modello di percorso di gestione integrata', finalizzata a rimuovere gli ostacoli alla completa attuazione dell'inclusione socio-educativa e a promuovere il diritto alla salute e il diritto all'istruzione attraverso la collaborazione condivisa e l'intervento di tutti i soggetti coinvolti, ciascuno in base alle proprie competenze e responsabilità".


Fonte: Adnkronos, 7 novembre 2013

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