Potenza, 15 dicembre 2013
NOTA STAMPA DI PAPALEO ANTONIO Presidente ALAD- Fand Basilicata
Nei giorni 12 e 13 Dicembre 2013 a Roma si sono tenuti due importanti eventi : il primo più specifico sulla patologia diabetica, svoltosi presso la Fondazione CENSIS ( Centro Studi Investimenti Sociali ), con la “ Presentazione dei dati italiani dello studio DAWN 2 – Diabetes Attitudes Wishes & Needs ) ; l’altro sull’insieme delle malattie croniche , tra cui il diabete , presso la Camera dei Deputati – Palazzo Marino – Sala della Mercede, dal significativo tema “Permesso di cura – XII Rapporto Nazionale sulle Politiche della Cronicità , curato da Cittadinanza Attiva “. Ad entrambi gli eventi ha partecipato il Presidente dell’ALAD Fand , anche quale Componente del Comitato Nazionale dei Diritti della Persona con Diabete , che ha rappresentato la realtà lucana , fatta di luci ed ombre , ma sicuramente pronta ad essere modello per l’intero territorio nazionale, per quanto attiene l’assistenza e cura del diabete , se solo si riuscisse a dare concreta attuazione all’insieme di strumenti legislativi ed organizzativi, fin qui allertati , ma che per le vicende politiche innescatesi negli ultimi tempi hanno subito un rallentamento sul normale iter.
In particolare , lo Studio DAWN 2 ha una caratteristica che lo distingue dalla pletora di altre indagini effettuate , in quanto non si presenta con delle aride cifre , come ha avuto modo di evidenziare il prof. Massi Benedetti – Presidente del Comitato Scientifico DAWN Italy -, ma si interroga sulle tante e complesse problematiche sociali: quale il supporto psicologico, il coinvolgimento dei familiari , fino al discrimine che viene indotto dalla malattia. Problematiche su cui si sono soffermati gli altri relatori , fra cui la D.ssa Ketty Vaccaro- Direttore Welfare Fondazione Censis – che ha trattato “ La cronicità : nuova sfida per il welfare e per i sistemi sanitari “ ; la Sen. Emanuela Baio- Presidente del Comitato per i Diritti della Persona con Diabete – che ha avvertito circa le difficoltà sottese alla disarticolazione esistente nel Paese, a causa del federalismo imposto in maniera discriminante dalla modifica del Titolo V della Costituzione , ma che studi quale il DAWN e la presenza di un Ministero, tuttora attivo per la Sanità, possono essere validi supporti per realizzare un migliore ed efficace servizio di assistenza e cura per l’insieme dei cittadini italiani, ovunque residenti. Ciò è ancora più possibile , ha incalzato la D.ssa Paola Pisanti – Presidente della Commissione Nazionale Diabete del Ministero della Sanità – se si riuscisse , in tempi rapidi , a porre in essere le strategie individuate dal Piano Nazionale Diabete , purtroppo ad oggi recepito solo da 11 Regioni ( tra cui la Basilicata ) , in quanto consentirebbe di far svolgere alle Associazioni di Pazienti un ruolo di primaria importanza , in uno con la logica di rendere il Paziente più consapevole , specie se si riuscisse a dare l’attenzione che meriterebbe alla cosiddetta Educazione Terapeutica , vera cenerentola nel rapporto Medico- Paziente.
Uno studio , inoltre , arricchito da essenziali riferimenti socio-economici e culturali , peraltro rapportati a diverse altre realtà internazionali , egregiamente presenate dal Dr. Antonio Nicolucci della Fondazione Mario Negri e dal Dr. Marco Comaschi- Coordinatore del DAWN Italy.
Occasione , questa della presentazione dello Studio , per ricevere l’apprezzamento e il saluto di diversi Rappresentanti Istituzionali, oltre che dai dirigenti della Novo- Nordisck , committente dello studio, Dr. Costas Pilounis e Dr. Toke Skovlund; le conclusioni sono state affidate al Presidente di Diabete Italia Prof. Salvatore Caputo che ha sollecitato l’unità fra tutti i Soggetti,impegnati sul versante della Patologia Diabetica, per un forte pressing sullo Stato , spesso sordo e distratto.
Lo stesso Convegno del giorno 13 Dicembre , organizzato da Cittadinanza Attiva e segnatamente dal CnAMC e dal Tribunale dei Diritti del Malato , non ha fatto sconti al Governo Nazionale circa la mancata attenzione che viene prestata al crescente fenomeno dei malati cronici. Un Rapporto sulle Politiche della Cronicità 2013 che ci consegna un modello assistenziale da ripensare nel suo complesso , semmai con una più diffusa implementazione dei PDTA ( Piani Diagnostici Terapeutici Assistenziali ), come si sta già facendo in Basilicata grazie al primo Osservatorio Regionale sul Diabete.
Rapporto che, come hanno avvertito i dirigenti nazionali del CnAMC- Cittadinanza Attiva Maria Teresa Bressi e Tonino Aceti , sappia “ garantire un accesso equo, tempestivo ed uniforme alle terapie farmacologiche , nonché la partecipazione delle Organizzazioni civiche e dei pazienti ai processi decisionali nazionali e regionali inerenti l’assistenza farmaceutica”, così da corrispondere all’assunto del Rapporto riferito al “ Permesso di cura “, non più tanto scontato, stante gli elevati costi di cura e le difficoltà presenti nell’ambito lavorativo.
Il Presidente ALAD - Fand
Antonio Papaleo